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  • Immagine del redattoreFrancesca Fanton

La storia del trial: dagli esordi ad oggi.

LA STORIA DEL TRIAL

Moto da trial d'epoca
Moto da trial d'epoca

Dopo un'introduzione su cos'è il trial e sulle curiosità di questo sport nell'articolo della scorsa settimana, oggi invece parliamo della sua storia, da dove tutto è partito.

Lo sport del trial nasce in Scozia nel primo decennio del '900. Ha origine da una sfida di alcuni coraggiosi che, con le moto e le strade dell'epoca, intrapresero delle competizioni per dimostrare soprattutto l'affidabilità dei loro veicoli.


Successivamente, si decise di istituire dei tratti speciali dove i concorrenti dovevano dimostrare la loro abilità riuscendo a superarli senza aiutarsi con i piedi per terra. Normalmente i tratti erano costituiti da sentieri o stradine che risalivano le colline. Per ogni piede a terra venivano assegnate delle penalità e vinceva chi accumulava il minor numero di penalità.

In Inghilterra il trial veniva praticato inizialmente con moto di derivazione stradale; in seguito, furono utilizzate moto di specifica realizzazione.


Verso la fine degli anni '50 il trial arriva prima in Belgio, poi in Francia e Germania.

Alla fine degli anni '60 le aziende spagnole iniziano la produzione di moto leggere da trial, decretando praticamente la fine delle aziende inglesi. Nacquero così la Bultaco, la Montesa e la Ossa, le quali aprirono la strada alle italiane Aprilia, Beta, Fantic, SWM e a tanti altri piccoli marchi.

I piloti seguirono più o meno l'evoluzione delle aziende, con una supremazia iniziale degli inglesi, subito campioni del mondo nel 1975 con Martin Lampkin, vincitore della prima edizione della competizione iridata. Successivamente si sono alternati al successo campioni di diverse nazioni: francesi, finlandesi, svedesi, statunitensi, belgi e poi spagnoli. Questi ultimi sono ancora i grandi protagonisti di questo sport, a partire da Jordi Tarres vincitore di sette titoli mondiali.

Gli anni '90 hanno visto alla ribalta il figlio di Martin Lampkin, Dougie, anche lui sette volte campione del Mondo, come il papà. Gli italiani Diego Bosis e Donato Miglio, a cavallo degli anni '80 e '90 sono stati protagonisti con molti GP vinti e due titoli di vice Campione del Mondo conquistati da Bosis.



LA MOTO DA TRIAL

Moto da trial moderna
Moto da trial moderna

La moto da trial è un particolare motociclo "senza sella", adatto appunto per il superamento di ostacoli naturali e artificiali. Solitamente non è adatta per un uso prolungato in strada, nonostante vengano prodotte anche per circolare sulle strade pubbliche regolamentate. Il suo nome deriva dalla dicitura inglese "try all" che significa "prova tutto". Questo tipo di moto, abitualmente, non provocano modifiche evidenti e/o permanenti al territorio. Fermo restando il comportamento del pilota, una moto da trial usa abitualmente pneumatici da fuoristrada con tasselli molto ravvicinati che non "scavano" il terreno perché abitualmente vengono gonfiati a pressione ridotta, per aumentare la superficie di contatto al suolo, garantendo così un impatto "morbido" sul terreno.


I produttori moderni di queste moto, sono la Beta (italiana), le spagnole, Gas Gas, Montesa (ormai proprietà Honda), Sherco e Vertigo, e la Scorpa (francese). La Fantic Motor è stata un'azienda italiana molto impegnata in questo sport dagli anni settanta, ma fallita nella seconda metà degli anni novanta. Rilevata nel 2003, oggi è rinata e si dedica, per il momento, solo alla produzione di moto da enduro e motard. Anche le italiane Moto Guzzi ed SWM sono state attive nel campo del Trial.

Invece, la Bultaco, dalla quale la Sherco rinascerà alla fine degli anni '90, fallì negli anni '80 in seguito alla grande crisi che colpì il mercato dei motocicli in quegli anni. Un parente della famiglia Bultò (proprietaria del marchio Bultaco), è l'ex campione di MotoGp, lo spagnolo Sete Gibernau, sulla cui tuta da gara, sul retro, si può notare il pollice alzato giallo, simbolo della casa spagnola Bultaco, proprietà di suo nonno.



LE COMPETIZIONI

Esempio di una sezione (o zona) di trial tipica di una gara
Esempio di una sezione (o zona) di trial tipica di una gara

Una gara di trial si svolge su un percorso fuoristrada, lungo da 3 a 50 km circa, in cui sono inserite delle sezioni o zone. C'è un tempo totale, di almeno 5 ore, nel quale si deve concludere la gara.

I giudici sono posizionati sulle sezioni o zone e osservano il passaggio dei concorrenti (che transitano uno alla volta) controllando e registrando gli errori che vengono commessi:

  • 1 penalità per un piede a terra

  • 2 penalità per due volte il piede a terra

  • 3 penalità per più di due volte il piede a terra.

  • 5 penalità nel caso in cui un concorrente indietreggi, scenda dalla moto, rompa una fettuccia, spegnimento della moto o non riesca a superare gli ostacoli previsti.

Si considera "piede a terra" quando qualsiasi parte del corpo del conduttore o del motociclo tocchi il suolo o si appoggi ad un ostacolo.

A fine gara risulterà vincitore il concorrente che avrà accumulato il minor numero di penalità. Come dicevamo nell'articolo della scorsa settimana, nel trial quindi non conta la velocità, ma l'abilità e l'equilibrio.



IL TRIAL INDOOR

C'è un altra specialità di trial, chiamato TRIAL INDOOR, che invece di venire praticato in ostacoli naturali (boschi, cave, aree autorizzate, ecc…), viene praticato in percorsi chiusi e artificiali con ostacoli non naturali, ma creati appositamente. Il trial indoor nasce quindi come disciplina praticata al chiuso dove appunto le difficoltà da superare sono esclusivamente artificiali.

Palau Sant Jordi di Barcellona (Spagna)
Palau Sant Jordi di Barcellona (Spagna)

Si tratta di una specializzazione a carattere spettacolare di questo sport. I trial indoor di grande livello godono di un regolamento diverso e portano i piloti a condizioni estreme che nulla hanno a che vedere con il trial normale.


Il presidente della nostra associazione, Moreno Piazza, è qualificato a giudice ufficiale del Mondiale indoor X-TRIAL dall'anno 2018. Ha partecipato come giudice a numerose competizioni collaborando con numerosi piloti, a partire dai più importanti come Toni Bou, Adam Raga, Takahisa Fujinami, Matteo Grattarola e molti altri.



Moreno Piazza giudice all'X-Trial di Budapest del 2018
Moreno Piazza giudice all'X-Trial di Budapest del 2018

Moreno Piazza giudice all'X-Trial del 2022 a Chalon-sur-Saône (Francia)
Moreno Piazza giudice all'X-Trial di Chalon-sur-Saône (FR) del 2022

Moreno Piazza giudice all'X-Trial del 2022 a Nizza (Francia)
Moreno Piazza giudice all'X-Trial di Nizza (FR) del 2022

Moreno Piazza giudice all'X-Trial del 2022 a Chalon-sur-Saône (Francia)
Moreno Piazza giudice all'X-Trial di Chalon-sur-Saône (FR) del 2022

Un ringraziamento particolare per la concessione delle foto ad infotrial.it e x-trial.com

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